INPUT
Come ogni mattina, Giorgio alza la saracinesca del garage per salire in auto e recarsi a lavoro. Oggi, però, al posto della sua vecchia utilitaria un po’ ammaccata trova ad attenderlo un auto sportiva nuova fiammante. Sul sedile del passeggero c’è una valigetta nera. Giorgio rimane sbalordito davanti a tale visione ‘’ Come è possibile che sia sparita la mia macchina?’’ si chiede ‘’chi ha rubato la mia auto? Chi è entrato dentro il mio garage? E quando? E come mai al suo posto c’è questa nuova auto?’’ incredulo e curioso decide di aprire la valigetta pensando ci sia una risposta alle sue domande.
Ma la valigetta è chiusa, dove si trova la chiave? Decide, quindi, di mettersi a cercarla. La trova all’interno del cassetto del cruscotto. La prende e con grande curiosità apre la valigetta e si spaventa vedendo che al suo interno si trova una pistola carica di proiettili. Paralizzato e scosso dalla paura, si dirige di nuovo dentro casa e va in camera da letto dove sua moglie stava ancora dormendo. Vuole capire se lei sa qualcosa riguardo della macchina sportiva e della pistola. Ma quando la accompagna in garage per controllare la macchina è sparita. Al suo posto c’è la sua solita auto blu vecchia ma ancora ben funzionante. Giorgio a quel punto pensa di essere impazzito ma sua moglie lo tranquillizza: guardandolo teneramente negli occhi gli dice che avrà sicuramente sognato ad occhi aperti. Giorgio, ancora scosso dall’inaspettata scoperta, si lascia convincere dalle parole rassicuranti di sua moglie. "Forse davvero ho avuto un brutto sogno", pensa, ma nel profondo del suo cuore una voce continua a sussurrare che c’è qualcosa di strano in tutto ciò. Perciò, nonostante le sue paure, decide di non rivelare nulla a Maria. Se avesse raccontato tutto, lei si sarebbe preoccupata inutilmente, e Giorgio non voleva appesantire la sua mente con inquietudini.
Mentre si prepara per andare al lavoro, Giorgio non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione di inquietudine che lo attanaglia. Ogni volta che appoggia la tazza del caffè sul tavolo, il pensiero della valigetta e della pistola riaffiora nella sua mente. La routine quotidiana si trasforma in una serie di gesti meccanici, il rumore del traffico fuori dalla finestra sembra più assordante del solito, e ogni volto che incrocia nella sua strada gli appare sospetto, come se chiunque potesse essere coinvolto in quella strana vicenda.
Passeggiando per i corridoi dell’ufficio, si rende conto che non riesce a concentrarsi sui suoi compiti. Le parole dei colleghi si mescolano in un brusio indistinto, mentre lui è prigioniero dei suoi pensieri. “Cosa significava quella pistola? Chi l’ha messa nella valigetta? E perché proprio nel mio garage?” Le domande si accavallano nella sua mente, rendendo impossibile il suo lavoro. A pranzo, decide di uscire e prendersi una pausa dall’ufficio. Ha bisogno di aria fresca per schiarirsi le idee.
Si siede su una panchina al parco vicino all’ufficio, cercando di rallentare il battito del cuore. Mentre guarda gli alberi che ondeggiano dolcemente al vento, nota un uomo che lo osserva da lontano. La figura è familiare, ma non riesce a identificarla. L’anziano con la giacca scura e il cappello sembra scrutarlo con insistenza. Giorgio, preoccupato, si alza e inizia a camminare verso casa, sentendo il peso dello sguardo sulla sua schiena.
Durante il tragitto, non può fare a meno di pensare che la sua vita è stata stravolta in un solo giorno. La normalità che aveva sempre conosciuto si sgretola sotto il peso di quella situazione surreale. Arrivato a casa, decide di fare una ricerca approfondita su internet riguardo alle auto sportive e alle valigette misteriose, sperando di trovare qualche indizio che possa spiegare il mistero. Ma mentre scorre le notizie, una frase colpisce la sua attenzione: “Ritrovata una pistola appartenente a un noto criminale. Le indagini sono in corso.” Il cuore gli salta in gola. Si rende conto, con un brivido, che la sua vita potrebbe essere legata a un mondo ben più pericoloso di quanto avesse mai immaginato.