Miglioratore di scrittura

Buongiorno Massimo, scrivo per informarti sulla questione inerente una pratica SCIA presenta dall'Arch. Hijazin Adnan per opere di Risanamento conservativo su un immobile in via san Marco 4. L'edificio di per sé presenta un vincolo indiretto per il quale la Soprintendenza vincolava la costruzione di edifici più alti al posto di quello esistente e l'armonizzazione dei materiali, colori con gli edifici di zona. L'immobile è stato precedentemente oggetto di un progetto nel 2020 per il rifacimento della copertura e il ripristino della facciata; tuttavia, tale intervento non è stato mai realizzato. Il progetto aveva già ottenuto un parere positivo dalla soprintendenza con prot. SABAP 9410 del 07.12.2020., allegato a fondo pagina. In data 29/05/2024 è pervenuta ai nostri uffici la SCIA in oggetto di cui allego elaborati, relazione tecnica e foto. Dagli elaborati si nota che gli interventi volti alla nuova distribuzione degli spazi interni comporterebbero modifiche ai caratteri architettonici troppo invasive per essere associate alle definizioni di interventi per restauro e risanamento conservativo rivolti invece alla conservazione dell'organismo edilizio e nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso. Nello specifico gli interventi sono rivolti alla realizzazione di un ascensore interno che comporterebbe la parziale demolizione di strutture voltate al piano interrato, la realizzazione di tamponature dei balconi con asservimenti della nuove aree coperte alle unità immobiliari esistenti, realizzazioni di ampliamento dei balconi, notevoli modifiche alla strutture portanti interne al piano primo e secondo, e la realizzazione di un nuovo lastrico (terrazzo ad asola) al piano secondo a sostituzione di parte del tetto in falda. Dopo un confronto con i colleghi di piano, è stata inviata una nota a mezzo pec di sospensione dei lavori per richiesta di chiarimenti ed integrazione, facendo presente all'arch. Hijazin di tali criticità, nota per il quale il tecnico ha già dato riscontro, ma non in modo esaustivo in quanto relaziona che per esigenze di spazio necessita di realizzare tali interventi. Dopo un confronto con Paola, mi ha suggerito di scrivere una lettera di sospensione dei lavori, che allego qui all'email e di cui chiedo una tua verifica prima di essere firmata ed inviata, per poi contattare l'arch. Hijazin per fissare un incontro partecipato in modo da poter meglio definire le opere previste dalla SCIA. Giacomo mi ha suggerito di fissare l'incontro per MARTEDI 25 GIUGNO alle ore 8.00 se per te può andar bene. Ho già provveduto ad informare il tecnico su queste criticità e che comunque la pratica sarà oggetto di valutazione da parte della commissione CQAP Ti trasmetto in allegato tutta la documentazione riguardante la pratica iniziale, la richiesta di chiarimenti e le integrazioni ricevute. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Grazie e buon fine settimana

Buongiorno Massimo, scrivo per informarti sulla questione inerente una pratica SCIA presenta dall'Arch. Hijazin Adnan per opere di Risanamento conservativo su un immobile in via san Marco 4. L'edificio di per sé presenta un vincolo indiretto per il quale la Soprintendenza vincolava la costruzione di edifici più alti al posto di quello esistente e l'armonizzazione dei materiali, colori con gli edifici di zona. L'immobile è stato precedentemente oggetto di un progetto nel 2020 per il rifacimento della copertura e il ripristino della facciata; tuttavia, tale intervento non è stato mai realizzato. Il progetto aveva già ottenuto un parere positivo dalla soprintendenza con prot. SABAP 9410 del 07.12.2020., allegato a fondo pagina. In data 29/05/2024 è pervenuta ai nostri uffici la SCIA in oggetto di cui allego elaborati, relazione tecnica e foto. Dagli elaborati si nota che gli interventi volti alla nuova distribuzione degli spazi interni comporterebbero modifiche ai caratteri architettonici troppo invasive per essere associate alle definizioni di interventi per restauro e risanamento conservativo rivolti invece alla conservazione dell'organismo edilizio e nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso. Nello specifico gli interventi sono rivolti alla realizzazione di un ascensore interno che comporterebbe la parziale demolizione di strutture voltate al piano interrato, la realizzazione di tamponature dei balconi con asservimenti della nuove aree coperte alle unità immobiliari esistenti, realizzazioni di ampliamento dei balconi, notevoli modifiche alla strutture portanti interne al piano primo e secondo, e la realizzazione di un nuovo lastrico (terrazzo ad asola) al piano secondo a sostituzione di parte del tetto in falda. Dopo un confronto con i colleghi di piano, è stata inviata una nota a mezzo pec di sospensione dei lavori per richiesta di chiarimenti ed integrazione, facendo presente all'arch. Hijazin di tali criticità, nota per il quale il tecnico ha già dato riscontro, ma non in modo esaustivo in quanto relazione che per esigenze di spazio necessita di realizzare tali interventi. Dopo un confronto con Paola, mi ha suggerito di scrivere una lettera di sospensione dei lavori, che allego qui all'email e di cui chiedo una tua verifica prima di essere firmata ed inviata, per poi contattare l'arch. Hijazin per fissare un incontro partecipato in modo da poter meglio definire le opere previste dalla SCIA. Giacomo mi ha suggerito di fissare l'incontro per MARTEDI 25 GIUGNO alle ore 8.00 se per te può andar bene. Ho già provveduto ad informare il tecnico su queste criticità e che comunque la pratica sarà oggetto di valutazione da parte della commissione CQAP Ti trasmetto in allegato tutta la documentazione riguardante la pratica iniziale, la richiesta di chiarimenti e le integrazioni ricevute. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Grazie e buon fine settimana

• l’immobile in oggetto è ricompreso nella disciplina particolareggiata del centro storico come edificio sottoposto ad interventi di Risanamento Conservativo (art. 64.2 del RUE e art. 87 del Regolamento edilizio); 
• le opere necessarie alla realizzazione del nuovo ascensore interessano aspetti architettonici per i quali non si trova corrispondenza con gli interventi soggetti a risanamento conservativo che concerne il ripristino dei valori originali;
• le opere necessarie alla realizzazione della nuova distribuzione degli spazi interni al piano primo e piano secondo, comportano modifiche che nella loro totalità interessano aspetti architettonici per i quali non si trova corrispondenza con gli interventi soggetti a risanamento conservativo che concerne il ripristino dei valori originali;
• le opere di tamponatura di porzione del balcone al piano primo, la realizzazione dell’ampliamento del balcone al piano secondo, la tamponatura di porzione di quest’ultimo e l’asservimento delle citate superfici alle unità residenziali preesistenti comportano un aumento di superficie edilizia che non trova riscontro con la normativa vigente per il quale non è previsto un indice fondiario nel tessuto storico della città e comunque non compresi negli interventi soggetti a risanamento conservativo;
  

Egregio Dott. Bernardelli, in merito alla richiesta di cambio d'uso per la realizzazione di un'area destinata al deposito di automezzi per il commercio elettronico, le scrivo di seguito alcune precisazioni. Da una prima verifica degli elaborati allegati la superficie asservita al deposito di autoveicoli supera la misura di mq 30 per la quale si definisce ai sensi dell'art. 28 della L.R. 15/2013 comma 7 la costituzione di un mutamento d'uso, allo stesso tempo il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) vigente del Comune di Piacenza disciplina l'area in oggetto come zona produttiva, per la quale non è ammesso il cambio d'uso per attività commerciali. Tuttavia, il deposito di mezzi per il commercio elettronico non si configura come un vero e proprio spazio destinato al commercio, in quanto non prevede la presenza di persone fisiche nell'area di vendita, perciò suddetta area destinata a deposito per il commercio elettronico può essere realizzabile nelle zone produttive a condizione che non cambi in modo permanente la sua funzione da produttiva a commerciale, ma rimanga sempre un tessuto produttivo. L'area soggetta al cambio d'uso "fittizio" è comunque soggetta al pagamento degli oneri di urbanizzazione U1 e U2, calcolati al 2% rispetto alle tariffe deliberate con la delibera del Consiglio Comunale n. 46 del 30/09/2019 - Aggiornamento D.G.R. 91/2004. Gli oneri previsti sono di 118,48 euro/mq (si allega tabella oneri), che in questo caso specifico si vanno a computare nella misura di euro : 118,48€/mq x 87 mq x 2% = 206,15 €. Tale intervento deve essere recepito allo Sportello Unico del Comune di Piacenza tramite Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA), corredata dagli elaborati e dalla documentazione richiesta ai sensi del D.P.R. 380/2001, in quanto di fatti l'area andrebbe ben definita e delimitata fisicamente con una barriera (muretto, recinzione, etc.) che permetta la verifica e il rispetto della superficie asservita. Inoltre da una prima verifica dell'elaborato grafico allegato, la dicitura "Area per il commercio di autoveicoli" non può essere accettata per le ragioni descritte precedentemente, ma andrebbe sostituita con "Area per il deposito di autoveicoli".

Resto a disposizione di eventuali chiarimenti, distinti saluti