ismaele
(Ismaele si trova sul ponte della nave, il vento sferza il suo viso, e l'onda del mare si infrange contro le fiancate della Pequod. Guarda l'orizzonte cupo, le nubi si addensano sopra di lui. Inizia a parlare, con una voce carica di determinazione e una passione ardente.)
ISMAELE:
(Con un tono grave, quasi sussurrando)
Ecco, il mare… vasto, indomito, eppure così maledettamente affascinante. Ogni onda che avanza è un poema non scritto, un racconto di eroi e di fantasmi… Ma oggi, oggi è diverso. Oggi la mia anima si contorce, come se il destino stesso stesse tirando le redini.
(Fissa l'orizzonte, le mani serrate sulla ringhiera, il corpo leggermente inclinato in avanti)
Moby Dick! La grande balena bianca, un’ombra che si staglia nel mio cuore. È più di una semplice creatura; è il simbolo di tutte le mie paure, le mie battaglie interiori. (Pause) Sì, io, Ismaele, combatto contro un mostro… ma non è solo il suo corpo che temo. No, è l’idea stessa di fallire, di soccombere sotto il peso dell’inevitabile.
(La voce si eleva, il fervore cresce)
Cosa ci spinge a cercare la verità in un mondo che sembra caderci addosso? L’eroismo non è forse trovare significato anche nella sofferenza? Nella lotta? (Con una mano si batte sul petto) Siamo fatti per affrontare ciò che ci spaventa, questo è il nostro compito! Ogni uomo a bordo di questa nave è come un guerriero, e io… io non sono diverso.
(Tira un profondo respiro, come se il mare stesso avesse pesato su di lui)
Ma a volte… a volte la grandezza dell’impresa appare sopraffacente. La balena non è solo un animale; è il mio riflesso, un abisso che mi invita a tuffarmi. Se la catturo, che cosa guadagnerò? Un trofeo? O piuttosto la conferma delle mie paure?
(Le mani si alzano, gesticolando con passione)
Eppure, sento che ogni goccia di sudore versato in questa caccia, ogni attimo di terrore che mi stringe la gola, mi rende vivo! Questi momenti… sono i veri trionfi! La lotta è ciò che ci definisce, ciò che ci unisce!
(Pausa, quasi a riflettere, il volto si distende mentre un sorriso amaro si apre)
La verità, amici miei, è che non è la balena a essere il nemico. No, il nemico è la paura che ci paralizza, il dubbio che ci frena. (Con fermezza) E io, Ismaele, non mi lascerò paralizzare.
(Concludendo con passione, il cuore in tumulto)
Oggi, sul mare, non cerchiamo solo una creatura; cerchiamo la nostra essenza. L’eroismo non risiede solo nella vittoria, ma nel coraggio di affrontare l’ignoto. E così, per quanto possa essere oscuro il cammino… io avanzo!
(Ismaele guarda l'orizzonte, gli occhi brillano di determinazione, pronto a fronteggiare la tempesta che lo attende.)