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    Il Conte di Saint-Germain, l’uomo che sa tutto e non muore mai Uno dei personaggi senza dubbio più misteriosi e affascinanti della storia dell’esoterismo é il Conte di Saint-Germain, di cui Federico II di Prussia diceva ” E’ un uomo che sa tutto e che non muore mai“. E in effetti il Conte era avvolto da un’aurea di mistero ed aveva la fama di essere immortale, come ci conferma Giacomo Casanova: “Sosteneva con una grande faccia di bronzo di avere trecento anni, di possedere la medicina universale, di essere in grado di fare tutto quel che voleva con la natura, di essere capace di fondere i diamanti e di poterne ricavare uno enorme e di acqua purissima da una dozzina di normali senza alcuna diminuzione di peso”. Chi era davvero il Conte di Saint Germain? Un avventuriero? Un agente segreto? Un alchimista? Un membro delle società segrete? Che il Conte sia realmente esistito non vi sono dubbi, ce lo confermano le fonti letterarie: oltre a Casanova che nelle sue memorie scrisse di aver trovato Saint- Germain “mio malgrado sbalorditivo” , venne citato anche da Voltaire, Cagliostro, M.me Pompadour, Mozart. Del Conte ci é giunto un ritratto realizzato quando egli si trovava a San Pietroburgo nel 1760, ad opera dell’artista italiano Pietro Rotari, pittore della corte russa. Il dipinto era poi stato donato alla Marchesa d’Urfé, importante esponente della vita mondana parigina, che si dilettava in esoterismo. Alla base del ritratto venne incisa nel 1783 una didascalia di N. Thomas, contenente una citazione alchemica, che fa ritenere che il Conte fosse conosciuto come noto alchimista: “Al pari di Prometeo, egli rubò il fuoco per cui il Mondo esiste e tutto respira, La Natura al suo comando obbedisce e si muove: Se non è dio egli stesso, un dio possente l’ispira.” Sappiano che nel 1743 il Conte arrivó a Parigi da Londra, dove pare si fosse affermato come musicista. Secondo le fonti, appariva giá un uomo sulla quarantina, di bella presenza e dai modi gentili, ma dalle origini familiari misteriose. Charles Henri, Barone di Gleichen, lo descrive come: “un uomo di taglia media, assai robusto, vestito con semplicità magnifica e ricercata”, mentre per il già citato Casanova era di “piacevole d’aspetto, sapeva conquistare le donne”. Madame de Genlis nelle sue memorie ne parla come un uomo” un poco al di sotto della statura media, ben fatto, dalla camminata veloce; i suoi capelli erano neri, la sua carnagione scura, la sua fisionomia molto spirituale, i suoi tratti regolari”. Quali erano le origini del Conte di Saint Germain? Accertato non avesse alcun legame con la omonima famiglia francese, pare vantasse comunque nobili origini. Probabilmente era nato a fine 1600, figlio illegittimo o della regina Maria Anna de Neuburg o del principe di Transilvania Francesco II Rákóczi e della Principessa Violante Beatrice di Baviera. Vi è comunque qualcuno che sostiene fosse un avventuriero ebreo giunto dalla Spagna o dal Portogallo. Se per la storia è noto come Conte di Saint-Germain, di fatto nella sua vita utilizzò di sovente altri appellativi: Conte di Welldone, Marchese d’Aymar, Conte di San Germano, Monsieur de Surmont o Monsieur de Belmar. Vi é chi ha notato che Saint-Germain era uno pseudonimo usato con il significato di “Vomes Sanctae Fraternitatis” (Socio della Santa Fratellanza), un’allusione probabile alla sua par certa affiliazione all’antico ordine dei Rosacroce. Di fatto il Conte aveva senza dubbio ricevuto una educazione da nobile poiché, oltre al suo savoir-faire che gli permise di introdursi con facilità nelle corti europee, era dotato anche di una grande ed eclettica cultura nonché era conoscitore delle lingue straniere. Casanova scriveva di lui “parlava correntemente tutte le lingue ed era un valente musicista e un grande alchimista”. Giunto a Parigi, il Conte si fece strada nella corte francese divenendo un cortigiano, grazie all’intima amicizia con la Marchesa de Pompadour che lo introdusse al cospetto del Re Luigi XV. Il Conte all’epoca era già avvolto da un alone di mistero per le leggende che lo riguardavano relative alla sua immortalità ed eterna giovinezza. La sua fama aveva iniziato ad affermarsi quando ad un ricevimento tenutosi alla corte di Luigi XV incontrò la contessa di Vergy. Questa lo salutò affettuosamente, chiedendogli informazioni sul padre, che aveva conosciuto una cinquantina di anni prima a Venezia, ma la risposta che ottenne fu per lei sconvolgente: l’uomo conosciuto era proprio lui e per rendere inequivocabile l’affermazione, le descrisse dei particolari che solo qualcuno presente allora poteva conoscere! Luigi XV, incuriosito dal personaggio, volle mettere alla prova le sue qualità “paranormali”. Il re, da bambino, aveva ascoltato una storia che lo aveva impressionato, relativa a Maître Dumas, procuratore dello Chatelet e dilettante alchimista, sparito nel nulla dalla sua abitazione dopo aver ricevuto la visita di un omino nero su un vecchio ronzino ferito. Il Conte citò il nome dell’uomo e rivelò anche l’esatto indirizzo in cui la scomparsa era avvenuta: rue de l’Hirondelle. Aggiunse inoltre che il cadavere non si era mai trovato in quanto Dumas si era avvelenato nel laboratorio sotterraneo, la cui unica entrata era una botola nascosta da alcune lastre mobili nei pressi dell’entrata. Poi si fermò, concludendo che potevano saperne di più solo i seguaci di Rosacroce, cosa che il re non era. “Non posso rispondervi

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    Il Conte di Saint-Germain, l'uomo che sasapeva tutto e non muoremoriva mai
    Uno dei personaggi senza dubbio più misteriosi e affascinanti della storia dell'esoterismo éè il Conte di Saint-Germain, diche cui Federico II di Prussia dicevadescrisse come E’ "un uomo che sasapeva tutto e che non muoremoriva mai“.".
    E in effetti
    , il Conte era avvolto da un'aurea di mistero ede aveva la fama di essere immortale, come ciconfermato confermada Giacomo Casanova: "Sosteneva con una grande faccia di bronzo di avere trecento anni, di possedere la medicina universale, di essere in grado di fare tutto quelciò che voleva con la natura, di essere capace di fondere i diamanti e di poterne ricavare uno enorme e di acqua purissima da una dozzina di normali senza alcuna diminuzione di peso”.".
    Chi era
    davverovraiment il Conte di Saint -Germain? Un avventuriero? Un agente segreto? Un alchimista? Un membro delle società segrete?
    Che il Conte sia realmente esistito non vi sono dubbi, ce lo confermano le fonti letterarie: oltre a Casanova
    , che nelle sue memorie scrisse di aver trovato Saint- Germain "mio malgrado sbalorditivo", venne citato anche da Voltaire, Cagliostro, M.me Pompadour, Mozart.
    DelDi Contelui ci éè giunto un ritratto realizzato quando egli si trovava a San Pietroburgo nel 1760, ad opera dell'artista italiano Pietro Rotari, pittore della corte russa. Il dipinto era poi stato donato alla Marchesa d'Urfé, importante esponente della vita mondana parigina, che si dilettava in esoterismo.
    AllaSecondo basele del ritratto venne incisa nel 1783 una didascalia di N. Thomasfonti, contenente una citazione alchemica, che fa ritenere che il Conte fossearrivò conosciutoa comeParigi noto alchimista:
    “Al pari di Prometeo, egli rubò il fuoco
    per cui il Mondo esiste e tutto respira,
    La Natura al suo comando obbedisce e si muove:
    Se non è dio egli stesso, un dio possente l’ispira.”
    Sappiano che
    nel 1743 il Conte arrivó a Parigi da Londra, dove pare si fosse affermato come musicista. SecondoAppariva legià fonti, appariva giá un uomo sulla quarantina, di bella presenza e dai modi gentili, ma dalle origini familiari misteriose.
    Charles Henri, Barone di Gleichen, lo descrive come: “un uomo di taglia media, assai robusto, vestito con semplicità magnifica e ricercata”, mentre per il già citato Casanova era di “piacevole d’aspetto, sapeva conquistare le donne”. Madame de Genlis nelle sue memorie ne parla come un uomo” un poco al di sotto della statura media, ben fatto, dalla camminata veloce; i suoi capelli erano neri, la sua carnagione scura, la sua fisionomia molto spirituale, i suoi tratti regolari”.
    Quali erano le origini del Conte di Saint -Germain? Accertato non avesse alcun legame con la omonima famiglia francese, pare vantasse comunque nobili origini. Probabilmente era nato aalla fine del 1600, figlio illegittimo o della regina Maria Anna de Neuburg o del principe di Transilvania Francesco II Rákóczi e della Principessa Violante Beatrice di Baviera.
    Vi è comunque qualcuno che sostiene fosse un avventuriero ebreo giunto dalla Spagna o dal Portogallo.
    Se per la storia è noto come Conte di Saint-Germain, di fatto nella sua vita utilizzò di sovente altri appellativi: Conte di Welldone, Marchese d'Aymar, Conte di San Germano, Monsieur de Surmont o Monsieur de Belmar. Vi éè chi ha notato che Saint-Germain era uno pseudonimo usato con il significato di "Vomes Sanctae Fraternitatis" (Socio della Santa Fratellanza), un'allusione probabile alla sua parappartenenza certa affiliazione all'antico ordine dei Rosacroce.
    Di fatto il Conte aveva senza dubbio ricevuto una educazione da nobile poiché, oltre al suo savoir-faire che gli permise di introdursi con facilità nelle corti europee, era dotato anche di una grande ed eclettica cultura nonché era conoscitore delle lingue straniere. Casanova scriveva di lui “parlava correntemente tutte le lingue ed era un valente musicista e un grande alchimista”.
    Giunto a Parigi, il Conte si fece strada nella corte francese divenendo un cortigiano, grazie all'intima amicizia con la Marchesa de Pompadour che lo introdusse al cospetto del Re Luigi XV.
    Il Conte all
    'epoca era già avvolto da un alone di mistero per le leggende che lo riguardavano relative alla sua immortalità ed eterna giovinezza. La sua fama aveva iniziato ad affermarsi quando ad un ricevimento tenutosi alla corte di Luigi XV incontrò la contessa di Vergy. Questa lo salutò affettuosamente, chiedendogli informazioni sul padre, che aveva conosciuto una cinquantina di anni prima a Venezia, ma la risposta che ottenne fu per lei sconvolgente: l'uomo conosciuto era proprio lui e per rendere inequivocabile l'affermazione, le descrisse dei particolari che solo qualcuno presente allora poteva conoscere!
    Luigi XV, incuriosito dal personaggio, volle mettere alla prova le sue qualità
    "paranormali”.". Il re, da bambino, aveva ascoltato una storia che lo aveva impressionato, relativa a Maître Dumas, procuratore dello Chatelet e dilettante alchimista, sparito nel nulla dalla sua abitazione dopo aver ricevuto la visita di un omino nero su un vecchio ronzino ferito. Il Conte citò il nome dell'uomo e rivelò anche l'esatto indirizzo in cui la scomparsa era avvenuta: rue de l'Hirondelle. Aggiunse inoltre che il cadavere non si era mai trovato in quanto Dumas si era avvelenato nel laboratorio sotterraneo, la cui unica entrata era una botola nascosta da alcune lastre mobili nei pressi dell'entrata. Poi si fermò, concludendo che potevano saperne di più solo i seguaci di Rosacroce, cosa che il re non era. "Non posso rispondervi"
  • INPUT

    La comprensione dei principi biologici alla base della crescita e dello sviluppo è essenziale in ortodonzia. Sebbene i trattamenti ortodontici siano principalmente focalizzati sui tessuti ossei del complesso craniofacciale, è fondamentale tenere sempre in considerazione il ruolo delle strutture circostanti, come muscoli, nervi, tessuti faringei e vie aeree, data la loro significativa influenza sulla crescita del viso

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    La"In comprensioneortodonzia, deiè principicruciale comprendere i meccanismi biologici allache basegovernano dellala crescita e dellolo sviluppo è essenziale in ortodonzia. SebbeneSe i trattamenti ortodontici sianocoinvolgono principalmente focalizzatii sui tessuti ossei del complessocranio craniofaccialee del volto, è fondamentaleessenziale tenereconsiderare semprel'impatto in considerazione il ruolo delle strutture circostantiadiacenti, come muscoli, nervi, tessuti faringei e vie aeree, datapoiché laqueste loroinfluenzano significativanotevolmente influenzala sullaformazione crescita del viso
    ."
  • INPUT

    salve figlia di Zeus, datemi l’amabile canto; Celebrate la sacra stirpe degli immortali, sempre viventi, che da Gaia nacquero e da un ramo stellato, da notte oscura, e quelli che nutrì il salso mare; a capo dite come dapprima gli dei e la terra nacquero i fiumi e il mare infinito di gonfiore furente, e gli astri splendenti e il cielo ampio di sopra; e quelli che da loronacquero, gli dei dispensatori di beni, e come beni si divisero gli onore si spartirono, e come dapprima ebbero Olimpo ricco di balzi. Questo cantate mimose, che abitate le olimpiadi more, fin dal principio, e ditemi quale per primo nacque di loro.

    OUTPUT
    salveOnora la figlia di Zeus, datemidonami l’amabile'incantevole canto;
    CelebrateCelebra la stirpe sacra stirpe degli immortali, sempre viventi, chenati da Gaia nacquero e da un ramo stellato, da notte oscura, e quelli che nutrì il salsomare maresalato; aracconta capo dite come dapprimaall'inizio gli dei e la terra nacquero, i fiumi e il mare infinito dicon gonfiore furente, e gli astri splendenti e il cielo ampio di sopra; e quelli che nacquero da loronacqueroloro, gli dei dispensatori di beni, e come beni si divisero glii onorebeni e si spartirono gli onori, e come dapprimaall'inizio ebbero l'Olimpo ricco di balzi. QuestoCantate cantatequesto, mimoseo Muse, che abitate le olimpiadidimore more,olimpiche fin dal principio, e ditemi qualechi nacque per primo nacquetra di loro.
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    I neri precordi erano gonfi

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    I neri precordi erano gonfiturgidi.

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