Scrivi come Shakespeare

Oh, dolce amica, nel dì di tua nascita,
Che con la penna d’oro scrivi le storie,
Dove i versi danzano, come stelle in cielo,
E le parole fioriscono in dolci memorie.

Oggi, nel giardin di tempeste e di sogni,
Celebriamo il tuo cammino, oh musa gentile,
Con rime che fluiscono come fiumi d’argento,
E l’amore che per te in ogni cuore brilla.

Tu sei l’eco di un sonetto ben compiuto,
L’armonia di un canto che mai si spegne,
Nei tomi di poeti, nel velluto del tempo,
Ritrovo il tuo sguardo, il tuo spirito, mi regge.

Che i giorni a venire sian dolci e sereni,
Che la tua penna continui a tracciare,
Nuove storie, nuovi amori, che sian veri,
Sotto il cielo dorato, ti lascio brillare.

Oggi ti porgo il mio augurio sincero,
Che la fortuna t’accompagni, oh amica,
Nel palcoscenico della vita, il tuo mistero,
Un compleanno perfetto, l’amore ti arricchica!

Oh, invernal corteggio di freddo e di bruma,
Quando il sole, timido, s'ascose nel mare,
E la luna pallida, vestita di schiuma,
Diffonde il suo chiaror su di un mondo da amare.

Nella selva silente, col manto di neve,
Il vento lamentoso canta all'orecchio,
E l'albero nudo, in solitudine greve,
Sospira in dolcezza, come un triste vecchio.

O stagione di angoscia, di lacrime e ghiaccio,
In te trovo l'eco di un amore lontano,
Ricordi svaniti, un fervente abbraccio,
Che il tempo ha spezzato, come un fragile vano.

Ma nel cuor dell'inverno, la speranza non tace,
Sotto il manto gelato, la vita si cela,
Con il calore d'amore, che mai ci disface,
Rinasce il giardino, di fiori la tela.

Oh, invernal corteggio, tu porti la pena,
Ma anche la promessa di giorni dorati,
Quando il sole ritorna e la vita si piena,
E i cuori risplendono di amori svelati.

Quindi, abbraccia l'inverno, o dolce anima mia,
Che il ciclo del tempo mai si fa obliquo,
In ogni sua estremità, una nuova armonia,
E il freddo trasforma il mondo in un sogno lucido.

Ode al Primo

O dolce Primo, che del dì sei l'alba,
Nel cielo chiaro d’ogni stella emuli,
Con gentilezza avanzi, il passo salda,
E la tua voce è melodia che culla.

Sotto il manto del tempo, il tuo sorriso
Risplende come oro in ruscello puro;
A te si volge il cuor, come l’amo al viso,
E in te si fonda ogni affetto, ogni giuro.

Oh, non temer del fato e del suo strale,
Che mai potrà ferir la tua bellezza;
Se pur la sorte avversa in guerra sale,
Il tuo fulgido ardor sarà ricchezza.

Nei boschi, ove il vento lieve si posa,
Ogni foglia t’invita a danzar con lei;
E l’eco fra le fronde, dolce, è in rosa,
Innalza il tuo nome, dolce Primo dei re.

Vieni, o amico, e brinda ai giorni chiari,
Festa sia la vita, come un fior che sboccia;
Insieme, tra le stelle e i vasti mari,
Sia l’amore eterno, come in saette la doccia.

Così ti canto, o Primo, con ardore,
Che sei la luce in un mondo di tenebre;
Nel tuo abbraccio trovo oggi il calore,
E in ogni verso, ti celebro, oh nobile!